Rassegna Stampa
T-Shirt
Press
- Dettagli
Alle spiagge del Conero i ripascimenti non servono

In un recente passato, sostenuti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine che sentitamente ringraziamo, abbiamo fatto notare come il fenomeno dell’erosione delle spiagge del Conero rischiasse di essere più un lucroso business che un mezzo per contrastare un vero problema.
I sedimenti delle pocket beach (spiagge delimitate da piccoli promontori) non sono statici e vengono continuamente mossi dall’azione del mare. Questo comporta diversi scenari della linea di costa che però non rappresentano una perdita di materiale. Enzo Pranzini, uno dei massimi esperti di dinamica costiera scrive, nel volume “La forma delle coste” edito da Zanichelli, che l’erosione costiera è «la conseguenza di un deficit sedimentario del “sistema spiaggia” determinato dall’eccedenza delle uscite rispetto alle entrate»
Parlare perciò di erosione confrontando semplicemente due foto scattate dall’alto, come già visto fare in passato nei progetti della Regione Marche per giustificare la spesa di denaro pubblico dei ripascimenti, troviamo che sia un approccio che non consente di valutare gli effettivi volumi di sedimento presenti nelle spiagge. Le pregiate spiagge del promontorio del Conero si meritano più attenzione e salvaguardia, sono state costruite nel tempo dalle forze della natura e non è ammissibile che ogni primavera si ripeta lo stesso teatrino di sempre, con richieste di ripascimenti motivati dalla suggestione che una linea di costa invernale provoca negli operatori turistici.
È giusto tutelare gli interessi economici di chi fa affidamento sulla spiaggia per svolgere il proprio lavoro, ma è altrettanto doveroso dimostrare in maniera scientifica e oggettiva la necessità di un intervento ecologicamente molto invasivo e molto costoso. Ci auguriamo che in futuro si parlerà di ripascimenti solo dopo un comprovato deficit sedimentario del “sistema spiaggia”, nel frattempo chiederemo un incontro con l’assessore alla difesa del suolo e della costa Sciapichetti e il dirigente del servizio per illustrare le nostre ragioni.
Ancona il 01/04/2017
Comitato Mare Libero
- Dettagli
Ci scusiamo per aver comunicato erroneamente, con l'ultima newsletter e sul sito, la notizia della possibilità di chiedere l'autorizzazione al Parco del Conero per poter bivaccare per una notte a Mezzavalle. Dormire a Mezzavalle resta vietato, come d'altra parte da sempre indicato in Condotta Cosciente.
Al fine di chiarire definitivamente la questione, pubblichiamo la nota ricevuta in proposito dal Parco del Conero, che ringraziamo per la pronta smentita:
il Regolamento del Parco (art. 4.15) prevede la possibilità di autorizzare, in linea generale e non specificatamente a Mezzavalle, attività di bivacco notturno dall’imbrunire all’alba sia in area di Protezione che in area di Riserva Orientata.
Questo è il link per la tavola; Mezzavalle sta in zona di Riserva Orientata:
Queste autorizzazioni sempre per previsione normativa devono prevedere specifiche prescrizioni quali il non dover arrecare danni di qualsiasi natura al suolo e soprassuolo, non dover abbandonare rifiuti di qualsiasi genere, non utilizzare camper, roulotte, tende o altri mezzi similari e non accendere fuochi ad eccezione che per i campi scout o di associazioni a questa equiparabili.
Sempre il regolamento prevede che l’autorizzazione all’attività di bivacco dovrà avere finalità compatibili con la tutela dell’area protetta e per finalità didattico educative (indirizzata quindi ad associazioni senza fini di lucro).
Certo poi che quanto indicato nel Regolamento non autorizza questa attività se vi sono norme più restrittive che le impediscono. (così recita il comma “Sono fatte salve le norme, quando più restrittive rispetto al presente regolamento o con esso non in contrasto, dettate dai Comuni relativamente ai territori di rispettiva competenza” )
Nelle zone di spiaggia ed in area demaniale la possibilità di bivacco è preclusa in base a specifiche normative Regionali e nazionali che controllano le Capitanerie, e queste devono essere fatte proprie dai comuni Costieri. (La solita ordinanza che tutti gli anni fa il Sindaco per orari, fruizione e regolamentazione uso spiagge….. sono pressoché uguali per tutti i comuni in quanto derivano dalla normativa sovraordinata).
Tutela questa che il Regolamento del Parco non esplicita trattandosi appunto di norma più restrittiva (come fa per altro per numerose altre normative).
- Dettagli
PER EVITARE EQUIVOCI SULLA QUESTIONE RIPORTIAMO LO SCAMBIO DI MAIL AVUTA OGGI 30.3.17 CON NICOLA: