COMUNICATO STAMPA DEL 15 SETTEMBRE 2020
AREA MARINA PROTETTA DEL CONERO: RISPOSTA ALLA SINDACA DI ANCONA
Le dichiarazioni della Sindaca ieri in Consiglio Comunale lasciano esterrefatti per la loro totale infondatezza:
- Non è vero che il Comune abbia “approfondito il tema con gli stakeholders”: ci risulta che la Sindaca abbia incontrato solo i rappresentanti di alcune categorie (in particolare per quanto a nostra conoscenza: Marina Dorica e pescatori subacquei) decisamente contrari all’ipotesi di AMP; non ha consultato i cittadini, gli operatori economici di Portonovo e della Riviera del Conero, le cooperative di pescatori, i comitati locali e le associazioni ambientaliste;
- La dichiarazione che il Comune si sarebbe confrontato con il Ministero dell’Ambiente è falsa, poiché la Sindaca si è rifiutata di partecipare ben due volte ad incontri convocati dal Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare, che da anni promuove l’istituzione dell’AMP del Conero, rendendo disponibili anche i finanziamenti per il suo funzionamento;
- La paventata “burocrazia” è altrettanto infondata perché è stato proprio il Comune a bloccare un percorso che sarebbe già concluso da tempo. Inoltre, il Comune potrebbe gestirla direttamente come già accade in altre realtà.
- Contrariamente a quanto sostiene la Sindaca, non esistono alternative all’Istituzione di una Area Marina protetta per proteggere il mare del Conero. Le millantate alternative sono un modo per ingannare i cittadini dicendo loro che si sta facendo qualcosa di utile per l’ambiente ma non è così, e la Sindaca ne è pienamente consapevole poiché ne è stata informata personalmente dal mondo scientifico, e dai ricercatori del CNR e dell’Università.
Le istituzioni pubbliche di tutto il mondo promuovono la creazione di AMP (ce ne sono ben 30 in Italia) come motore di sviluppo economico e di turistico sostenibile. Questo vale per Portofino, Trieste, Siracusa e questa estate anche Capri. Solo la Sindaca di Ancona pensa che sia un ostacolo burocratico e che "non c'è nulla da proteggere e tutto può rimanere così com'è".
Al contrario ci sono evidenti segni di progressivo danno ambientale e non fare nulla è grave e colpevole. Il silenzio assordante della Sindaca sul problema AMP si è finalmente rotto. Ma schierandosi contro il proprio stesso programma di prima legislatura e le proprie dichiarazioni pubbliche fatte quando venne eletta, senza aver consultato i cittadini che le hanno dato fiducia sul programma, la Sindaca Mancinelli si assume tutte le responsabilità, morali e legali di aver permesso un progressivo degrado dell’Area Marina del Conero per difendere l’interesse di pochi.
La politica democratica è fatta di confronto e di ascolto, a partire dalla base e non dai portatori interessi specifici che vanno contro l’interesse comune. Chiediamo pertanto alla Sindaca, se ritiene di esprimere il pensiero di tutti, di consultare i cittadini. E chiediamo ai consiglieri comunali, molti dei quali autenticamente attenti alla protezione e valorizzazione del territorio, di esprimersi in proposito.
Il Comitato per l’Area Marina Protetta del Conero
Ancona, 15 settembre 2020